Una volta ho sentito Tony Robbins dire che ci sono 2 cose che inducono una persona a cambiare vita: l’ inspirazione e la disperazione. Per quanto assurdo possa sembrare c’è una forza incredibile che nasce dentro di te quando vivi una situazione che ti porta a toccare il fondo. Gli ultimi 2 anni per me, sono stati ricchi di cambiamenti positivi proprio a seguito di una serie di accadimenti imprevisti e piuttosto duri da affrontare.
- Ho investito tutti i miei risparmi in un corso di formazione che non si è rivelato ciò che sembrava.
- Mi sono ritrovata a Londra, a completare un praticantato dove il mio compito primario era quello di svuotare la lavastoviglie dell’ufficio prima dell’arrivo degli impiegati. Naturalmente non percepivo nessuno stipendio.
- Sono tornata a casa con la coda tra le gambe senza risparmi e senza troppe prospettive.
- Non ho trovato un impiego decente per mesi: ‘ottimo curriculum signorina, ma con la crisi che c’è i giovani sono i primi a rimetterci.’
Queste parole mi sono rimbalzate in testa per mesi, e più il tempo passava più mi sentivo soffocare. Una sensazione davvero angosciante: quella di pensare che la mia vita dipendesse dalla crisi e da coincidenze sfortunate esterne alla mia volontà.
Poi una mattina mi sono svegliata con la consapevolezza che non potevo continuare così! Terrorizzata dalle prospettive che sembravano essere in serbo per me, ho deciso che se volevo uscire da questa situazione, non avevo altra scelta che cambiare radicalmente rotta. Dovevo farlo io, con la mia testa e le mie forze, perchè solo in questo modo avrei potuto almeno controllare – se non prevedere – le situazioni esterne cui la mia vita sembrava essere in balìa.
Sentivo di aver toccato i fondo! L’unico conforto era quello di sapere che a questo punto non potevo che risalire.
Cominciare a dedicarmi al mondo del Web ha rappresentato uno strumento incredibile per riprendere in mano il controllo della mia vita e del mio futuro.
- Ho trascorso 2 anni in Asia, dove la mia formazione e la mia carriera sono letteralmente decollate
- Sono tornata piena di energie, energie con le quali oggi svolgo il lavoro che più amo
- Sono finanziariamente autonoma
- Ho dei mentori straordinari che mi guidano al raggiungimento di ogni obiettivo che mi prefiggo
Ma soprattutto ho imparato come gestire una situazione negativa, e trasformarne letteralmente i connotati! Ho riassunto le fasi che ho vissuto in 3 categorie:
Rielaborare la situazione: prima di tutto, per rialzarsi dal fondo è necessario rielaborare la situazione in termini diversi.
Esiste una bella differenza tra essere emozionalmente poveri e finanziariamente poveri. La seconda situazione è molto più facile da riparare della prima.
La chiave consiste nel vedere nella situazione corrente, qualunque essa sia, un’opportunità per migliorarsi e cambiare rispetto a come sei oggi. Pur essendo piuttosto giovane, posso dire di essermi trovata ad affrontare molte difficoltà, spesso fallendo.
Mi sono sentita insicura e impotente altrettante volte, ma sempre più mi rendo conto di quanto non esista il fallimento in sé e per sé, quanto piuttosto un ritardo nel raggiungimento del successo.
Niente da perdere: il bello di toccare il fondo consiste nel fatto che la sensazione è chiaramente quella di non avere nulla da perdere. Un giorno a Londra, ho conosciuto un senza tetto che passava le sue giornate in biblioteca, non solo per riscaldarsi un po’ e asciugare l’umidità grigia appiccicata alle ossa, ma anche per leggere spassionatamente libri di economia. Il suo obiettivo? Essere assunto in banca. Una metodologia discutibile certo, ma pur sempre la dimostrazione che non c’è situazione irrecuperabile e che il potere di cambiare è qui a nostra disposizione, dobbiamo soltanto essere in grado di vederlo.
Quando non hai più nulla da perdere non hai più nemmeno l’ansia da prestazione, ostacolo che spesso si mette in mezzo al raggiungimento dei tuoi obiettivi.
Obiettivi straordinari: quando non hai più nulla da perdere ti trovi nella situazione ideale per darti dei grandi obiettivi e assumerti grossi rischi (tanto cosa perdi?).Quando non ti trovi in difficoltà, la tendenza è al contrario quella di impigrirsi e di non accogliere il cambiamento, in quanto troppo rischioso e stressante.
Ma quando non hai altra scelta che cambiare, il tuo atteggiamento è molto più facilmente predisposto alle sfide.
E’ esattamente quello che è accaduto a me. Se avessi trovato un impiego e mi fossi accontentata di ricevere uno stipendio da precaria, be’ non avrei messo in moto la mia creatività e non farei lavoro che faccio attualmente e che amo con tutta me stessa.
Se ti trovi ad un punto di stallo della tua vita, e non fai altro che chiederti ‘perché sta succedendo proprio a me? Io non me lo merito affatto’, be’ ti invito a riformulare la domanda in termini proattivi: ‘come posso utilizzare questa situazione per imparare qualcosa e migliorarmi. Che cosa di positivo posso prendere?’. Stessa cosa se sei al verde e continui a ripeterti ‘non posso permettermelo quel viaggio, sono proprio al verde’. D’ora in poi comincia a chiederti ‘come posso fare per riuscire a permettermi quel viaggio?’
Solo in questo modo, predisponi la tua mente ad uno stato proattivo che la porterà ad esplorare tutte le soluzione disponibili e a servirtele su un piatto d’argento quando meno te l’aspetti.
Se anche tu hai una storia da raccontare, lasciami un commento e condividila con noi :)
Molto bella questa frase: “…ma sempre più mi rendo conto di quanto non esista il fallimento in sé e per sé, quanto piuttosto un ritardo nel raggiungimento del successo.” Un aforisma direi:)
@Paolo. Grazie per il commento. Bè si, se pensiamo al successo inteso come il raggiungimento di qualunque obiettivo ci si prefigge, io credo proprio che non esista fallimento di fronte a passione, determinazione e forza di volontà :)
Ciao Cecilia,
ho letto con particolare attenzione il tuo articolo.
Ed è da condividere completamente, più difficile risulta metterlo in pratica.
Sono comunque anchio convinto che questa è la strada da seguire.
Pensiero positivo e avanti.
Già da quando ho iniziato a leggere le prime volte i tuoi articoli ho colto fra le righe una determinazione raramente diffusa fra i giovani.
Adesso con questo tuo articolo si riesce anche a capire che deriva da una situazione che ti ha visto particolarmente impegnata.
Per questo motivo assieme alla tua disponibilità verso i navigatori del tuo sito, sottoscritto compreso, sarà garanzia di un futuro gratificante.
A presto.
@ Silvano. Grazie Silvano. Si, io sono convinta del fatto che se non ci si arrende e si riesce a cogliere del buono in tutte le esperienze che viviamo, siamo poi in grado di sfruttarle al massimo per ottenere ciò che desideriamo davvero. Certo ci vogliono pazienza e molto lavoro, ma se si crede in ciò che si fa, i risultati non possono non arrivare!
Ciao, è la prima volta che commento. Anch’io sono d’accordo con quello che hai scritto e ho letto (causa anche periodi difficili) qualche libro di Robbins per capire che il fallimento è una parola, non molto di più. Secondo me al centro di tutto comunque è capire le proprie passioni, quelle per cui riesci a dare tutto, e pianificare obiettivo per obiettivo. Internet poi, offre una possiblità enorme che noi giovani (aggiungo precari) dobbiamo sfruttare al meglio perchè qui le opportunità ci sono, costano poco, e possono dare un bacino d’utenza più vasto rispetto a quello che troviamo nella vita reale.
@Alessandro. Benvenuto e grazie per il commento. Sono assolutamente d’accordo. Io credo che la cosa forse più importante (e anche più difficile) sia darsi sempre dei micro obiettivi, che siano realistici per le circostanze in cui ci si trova e realizzarli passo dopo passo in vista di raggiungere un obiettivo molto più grosso, quello che forse sul momento può sembrare irraggiungibile. In questo modo è più facile relativizzare quando qualcosa non va nel verso giusto e non lasciarsi abbattere dalle circostanze. Allo stesso tempo si impara a gioire delle piccole soddisfazioni e si è più motivati ad andare avanti con ottimismo e positività :)
A presto,
C.
Ciao Cecilia
la tua storia mi ha disarmato … io ti ho conosciuto solo da poco tempo.
La sicurezza e la forza che traspaiono dalle tue parole e dai tuoi insegnamenti (soprattutto SEO)non danno adito a pensare che tu possa aver attraversato un momento così difficile.
Complimentoni per il coraggio e la determinazione mostrate nel voler uscire dal quel tunnel buio.
B.
@Barbara. Grazie Barbara. In Asia ho imparato che quando vivi un momento difficile non c’è peggior cosa che lasciarsi trascinare dagli eventi. Più pensi a quanto ingiusto sia ciò che ti sta accadendo,più rafforzi il vortice di energia negativa che ti impedisce di pensare con lucidità.
Certo, non è facile metterlo sempre in pratica, ma l’importante è esserne consapevoli;il resto viene da sè.
Ciao Cecilia,
mi spieghi cosa intendi dire dove dici”Ho dei mentori straordinari che mi guidano al raggiungimento di ogni obiettivo che mi prefiggo…”??
Chi sono?
A presto.
@Silvano. Vishen Lakhiani e Mike Reining … loro sono stati e tuttora continuano ad essere i miei 2 punti di riferimento sia per l’aspetto business che di miglioramento personale :)
Silvano tutti noi che abbiamo studiato Internet Marketing abbiamo avuto a seguiamo tutt’ora dei maestri, molto spesso in Italia se vedi un esperto che sembra bravo e per esempio è molto noto da anni in quel settore dell’ IM uno pensa… azzo è un genio
Ma la verità è che non esistono geni, esistono solo persone che si impegnano e hanno anticipato la massa rivolgendo tutti i loto sforzi (e risparmi) nell’internet business, e sotto una grande competenza ci sta sempre un grande maestro
Ma per molti è stata una vera sfida, perche quelli che sono arrivati prima di noi hanno realmente giocato col fuoco perche fino a qualche hanno fa rischiare il tutto e per tutti con L’IM in italia poteva essere realmente un grosso rischio, eppure c’è gente che ha investito TUTTO su questo, e oggi ottiene risultati
ti basta comunque vedere le note biografiche di Cecilia per capire chi sono questi mentori, molti dei quali abbiamo in comune
a proposito dell’articolo, ho vissuto situazioni simili, infatti capisco alla perfezione cosa intendi cara Cecilia, e ho sperimentato sulla mia pelle che quando vivi una condizione di apparente comodità, tendi non elevare al massimo la tua capacità di espremerti in ogni senso
con me ha funzionato allo stesso modo, ho toccato il fondo e avevo due scelte: o risalivo con le mie forze (inventandomi letteralmente un lavoro) oppure sarei stato finito, come molti miei amici che non avranno mai il coraggio di ammetterlo, e che adesso per esempio mi prendono per fuori di testa
ma alcuni per fortuna sono diversi, tuttavia, la vita ci separa, e facilmente accadono cose che non ti aspetti, e anche da queste uno impara alcune verità forse non piacevoli, ma profonde dell’agire umano
@Valerio. Grazie per il contributo Valerio! Credo che l’aspetto positivo in tutto questo sia proprio trovarsi nella situazione di doversi creare un lavoro. Quando dai spazio alla creatività è difficile dar vita a qualcosa che non piace…se poi sfrutti le potenzialità di Internet ti ti accorgi di avere le stesse possibilità di tutti gli altri, grandi e piccoli, non importa da dove tu parta. E se hai la determinazione e la passione giuste, non puoi non arrivare dove desideri.
Non posso che comprendere e sostenerti.
Si dice che “Dio ci presenta le opportunità sottoforma di problemi” e sono pienamente d’accordo in quanto ci sono passato in prima persona.
Solo chi decide di affrontare le proprie sfide può capire veramente cosa vuoi trasmettere, tutti gli altri resteranno lì a piangere e criticare chi ha DECISO di ESSERE FELICE.
Un abbraccio Cecilia.