SEO e PPC non si oppongono.

Che che ne dicano o ne discutano, SEO e PPC non sono strategie agli antipodi che si escludono a vicenda né tantomeno nemici. Li definirei se non fratelli, cugini di primo grado :)

Naturalmente sono 2 strumenti diversi per molti aspetti e ciascuno può rivelarsi lo strumento più efficace per attirare traffico a seconda della tipologia di nicchia a cui decidiamo di rivolgerci, del budget che abbiamo a disposizione, del tempo di cui disponiamo, della tipologia di concorrenza con cui ci troviamo a dover fare i conti ecc..

Indiscutibile è il fatto che posizionarsi sui motori di ricerca richieda più tempo, ma sia più economico e più duraturo.

Altrettanto indiscutibile è la velocità con cui una campagna Adwords ben congeniata può dare risultati immediati, consentendo di testare una nicchia prima di decidere qualunque tipo di investimento in termini di tempo ed energie.

Ora non sono qui oggi a prendere le parti dell’uno o dell’altro. Mi sarebbe molto difficile:)

Quello che voglio sottolineare in questo articolo è piuttosto il fatto che la tipologia di risultati tra i 2 sia diversa, rende SEO e PPC strumenti ancora più integrabili e sfruttabili secondo una precisa sinergia.

Esiste un metodo intelligente che sfrutta la velocità delle campagne Adwords per migliorare il proprio ranking sui motori di ricerca con il minimo sforzo.

Una cosa è risaputa quando si parla di posizionamento sui motori di ricerca.

E sono certa che anche tu ne avrai sentito parlare a prescindere dal tuo livello di conoscenza del SEO.

Perché il un sito possa riuscire a posizionarsi in modo adeguato sulla serp, devi assolutamente conoscere le tue keywords.

Non mi dilungo in questa sede sugli strumenti gratuiti con cui puoi selezionare le tue parola chiave, in quanto approfondisco il tema in modo esaustivo nella mia guida gratuita sul posizionamento nei motori di ricerca.

Ora, quello che molti non sanno – o sottovalutano – è che:

Non è tanto la quantità di traffico a fare la differenza, quanto la qualità del traffico che attiri al tuo sito.

Ad attirare i volumi di traffico maggiori sono tendenzialmente le parole chiave più generiche. Quelle tra l’altro più competitive e di conseguenza più difficili da scalare sulla SERP.

Ma pensaci per un momento: che senso avrebbe posizionarsi per una parola generica come ‘Arti marziali’ se stai promuovendo un corso sull’Aikido?

Dici poco – mi dirai – mi sto posizionando per una parola chiave che ha, ad oggi, un volume di ricerche mensili pari a 74.000.
A questo punto non mi resterebbe che dirti solo una cosa: ‘buona fortuna’

Oppure…

Fermati un attimo  pensare: chi cerca arti marziali su google è con altissime probabilità alla ricerca  di informazioni, notizie, fatti che nulla hanno a che vedere l’acquisto di un corso online.

Su 74.000 persone che cercano una parola generica come arti marziali, sono pronta a scommettere che meno di un terzo sarebbe davvero interessato all’acquisto di un corso pratico. Forse nessuno!

Ma se il tuo sito si posiziona per la parola chiave ‘palestre aikido roma’ il tuo traffico sarà così mirato che non potrai sbagliare nemmeno volendolo. Sono ‘solo’ 290 ricerche mensili?….si ma sono 290 potenziali clienti.

Veniamo allora al nodo centrale.

Come individuare queste così dette long tail money keyword? Letteralmente parole chiave composte di più termini che con alta probabilità utilizzerà chi vuole davvero acquistare?

Puoi fare delle ipotesi, e selezionare 2000 keywords attraverso Google keyword suggestion tool e strumenti affini. Ma come puoi essere sicuro che quelle parole chiave sono quelle utilizzate dagli utenti che intendono acquistare il tuo prodotto?

In pratica, come puoi  sapere se la tua parola chiave più strategica e mirata è ‘Aikido DVD’ o ‘Aikido corso online’ ?
Per ora puoi solo immaginarlo, ma non puoi esserne sicuro al 100%.

Certo puoi ottimizzare il tuo sito per tutte le parole chiave ipotetiche, ma il rischio di risultare poco naturali sia ai motori che agli utenti sarebbe troppo alto.

Perché invece non…

Registrare un account su Google Adwords e lanciare una piccola campagna di PPC selezionando l’opzione targeting per parole chiave (quello cioè in cui gli annunci vengono visualizzati per le parole chiave scelte quando sono ricercate su Google).

Così facendo, otterrai risultati su google search e altri search network ad esso correlati.

Vedrai quasi subito che alcune parole chiave convertono meglio di altre, anche se attirano volumi di traffico inferiore.

Quello che devi verificare è quale parola chiave converte di più il traffico che attira – in altre parole renda il sito più proficuo portando gli utenti ad effettuare un sign up, un acquisto, la compilazione di un modulo o qualunque sia la tua RPD (risposta più desiderata).

Facciamo un esempio pratico.

Potresti scoprire che la parola chiave ‘vino’ ti da 20.000 clicks ma converte all’1%.
Allo stesso modo, potresti verificare che la parola chiave ‘acquisto vini toscani online’ ti da solo 11 clicks ma converte al 10%.

Capito il meccanismo?

Ricorda: in questa sede non stiamo parlando di strategie per ottimizzazione campagne di PPC, ma di come sfruttare il PPC per aiutarci nel posizionamento del nostro sito sui motori. Non utilizzare Adwords per monetizzare il tuo sito a 360gradi se non sei a conoscenza delle sue basi e dei suoi meccanismi. Per saperne di più visita la guida ufficiale di Adwords.

Ora, una volta individuate le tue parole chiave a più alto livello di conversione, potrai interrompere la tua campagna su Adwords e ottimizzare il tuo sito sui motori di ricerca in modo molto più accorto e consapevole…

…lasciando gli indovinelli e le ipotesi a qualcun altro!

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