Lascia che ti faccia una domanda…
Qual’è la qualità del traffico che attiri al tuo sito? E quanto ti costa ogni nuovo cliente?
Che si parli di SEO, PPC o qualunque altra risorsa di traffico, solo una risposta chiara a queste domande ti permette di capire quanto puoi investire senza andare i perdita.
Il che non ha nulla a che vedere con quanti soldi hai sul conto in banca …
Si basa in fatti su un singolo fattore essenziale: quanto vale il tuo traffico e in quanto tempo?
In altre parole, quanto tempo il traffico che acquisisci impiega a recuperare l’investimento effettuato e renderei bilancio positivo.
Dai un’occhiata a questo video per capire di che cosa sto parlando, e perché è così importante.
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Ti auguro una splendida giornta, Cecilia
Hai smontato la mia convinzione! Anche io credevo che il Targhetizzato fosse l’unica fonte da sviluppare.
Quale strategia suggerisci per portare traffico non targhettizato? Puntare su keywords generiche (con PPC o SEO) o “sparare sulla massa” con, ad esempio, banners pagati ad Impression?
Ma come, nel gruppo d’assalto del web marketing italiano questo cose non le spiegano? ahaha
Ciao Andrea, a cosa ti riferisci esattamente con “gruppo d’assalto del web marketing italiano”?
Ciao Sebastian, In ambito SEO è molto più comune attirare traffico targhetizzato in quanto posizionarsi per termini generici sulla ricerca organica richiede in linea di massima meno tempo.
Ma se usi adwords il mio suggerimento è quello di creare quanti più ad group possibili, muovendoti con keyword meno strettamente correlate alle tue parole chiave più specifiche (es. Yoga – eliminare lo stress…). In questo modo potrai valutare che cosa converte meglio ed espandere il traffico più rapidamente. Non andrei invece sul campii banner ad impressione,s in quanto estremamente difficili da convertire a meno che non si tratti di nicchie estremamente generiche come Perdita di peso, appuntamenti, giochi online e simili.
Grazie mille Cecilia! ;-)
Ciao Cecilia,
molto belli ed utili i tuoi video.
Mi chiedo dato che sei sempre professionale perché l’audio dei tuoi video è sempre “amatoriale”?
Perché non usi un microfono esterno?
Ciao Cecilia ottimo video,complimenti.
Volevo chiederti dato che google ha cambiato l’algoritmo,e mettiamo caso voglio posizionare un nuovo sito con una frase chiave formata da 4 parole:
secondo te avere il link del mio sito su un altro sito(no scambio link) ad alto page rank può incidere tanto?
Ogni backlink che arriva da un sito autorevole aiuta. Fai attenzione però: con il nuovo penguin update, google tende a penalizzare siti i cui backlink abbiano anchor text che siano una corrispondenza diretta del termine chiave per cui chiaramente vuoi posizionati, soprattutto se questi compaiono su Sidebar o footer. Preferisce invece anchor text generici come Clicica qui o simili.
Naturalmente se questo si verifica come caso singolo, non c’è problema. Lo diventa quando e se tende a ripetersi nel tempo.
Ciao Cecilia,
ottimo articolo davvero.. Come sempre dai spunti e suggerimenti utili.
Proprio l’altro giorno pensavo di aver raggiunto già il limite massimo dei visitatori raggiungibili dal mio target ora ho capito che posso espandermi :-) A presto
Ottima analisi Cecilia. Grazie per dare sempre il quadro generale della situazione. Aiuta molto a definire le strategie che pssono essere utilizzate.Ti ho scritto anche su youtube. Roberto
Buon video.
Solitamente preferisco parlare di pubblico “profilato” per avere una suddivisione meno rigida e non far ricadere nella stessa macro-categoria del “non targhettizzato” persone che di fatto non mi porteranno mai ad un ritorno: seguendo il tuo esempio del corso di Yoga, un conto è puntare su un profilo di utenza interessata alla filosofia orientale o alla ginnastica posturale, un altro è puntare sui tifosi del Liverpool. Insomma saper profilare il non targhettizzato e importante quanto aver ben chiaro il proprio pubblico principale.
Saluti ;)
Ciao Cecilia. Il targhettizzato lo reputo utile per siti B2B, dove il cliente è in realtà un’altra azienda. Non hanno tempo da perdere e vogliono tutto e subito. Ecco perché preferisco una pagina per ogni servizio e ogni pagina servizio magari con i contatti diretti.
Quello non targhettizzato, credo vada bene per i blog. L’utente cerca una cosa ma se l’articolo è interessante rimane e si appassiona.
Poi logicamente non possiamo scegliere il tipo di traffico, ma ottimizzando le pagine “singolarmente” possiamo diminuire la frequenza di rimbalzo che per google ha sempre il suo “perché”. Ciao e grazie come sempre.
Io direi che un traffico non targhetizzato è più difficile e richiede più tempo per essere convertito, perché si tratta di un tipo di pubblico che va educato.
Mentre il traffico targhetizzato rachide persone che hanno già preso una decisione, e quindi sanno con più precisione quello che stanno cercando.
Ciao Cecilia,
ho guardato il tuo video cercando di riflettere su quanto hai detto.
La mia teoria è che la specificità converte. Ci credo fortemente, e non per mia convinzione, ma perché lo dimostrano test A/B fatti da colossi del settore.
Bene, tu dici che si può valutare la possibilità di utilizzare traffico NON targhettizzato di modo da espandere il proprio pubblico. La domanda è: a che pro?
A che pro investire tempo e risorse sapendo di andare, per forza di cose, in perdita? Non sarebbe meglio, piuttosto, investire quello stesso tempo e quelle stesse risorse in split test per trovare la formula che converte meglio il target profilato?
Sinceramente trovo l’idea di puntare sul traffico non targhettizzato un suicidio. A parer mio è meglio cercare di migliorare le conversioni sul pubblico profilato.
Giusta osservazione, che mi fa pensare all’importanza di definire meglio i termini targhetizzato e non targhetizzato.
Se ad esempio proponi un corso di yoga, potrai espanderti puntando su tutte le keyword relative strettamente allo yoga, ma una volta fatto questo, potrai anche estenderti a keyword relative a tutti i benefici che indirettamente lo yoga ti permette di ottenere.
Certo, non punterai su keyword legate ai servizi finanziari, o alla cucina italiana. Quella sarebbe una scelta non solo suicida, ma senza alcun senso logico.
Non targhetizzato è solo meno specifico, ma non per questo non interessato. E se utilizzato strategicamente può aiutarti ad espandere il tuo business.
Per ‘strategicamente’ intendo monitorare il ritorno che si ottiene ogni volta che si aumenti l’investimento in traffico.
Quello che facciamo con il nostro team su Adwords ad esempio è individuare nuovi ad groups da testare di volta in volta per aumentare i nostri iscritti. Dopo una settimana misuriamo il ritorno di investimento su quelle keywords, e decidiamo se continuare a puntare su queste oppure passare al test successivo.
Ecco, adesso le cose mi sembrano più sensate. Anche se continuo a rimanere dell’idea che la specificità converta e che sia meglio investire in test. Solo un’opinione la mia, ovvio.
Un altro appunto: nel video dicevi che il R% per il traffico NT potrebbe arrivare dopo mesi; adesso parli di test di una settimana. Mi pare che anche tu, come tutti, non sia disposta a buttar via dei soldi ;)
Ciao e grazie per gli spunti
I soldi non si buttano mai, specialmente nell’advertising! Il R% va valutato di settimana in settimana per un nuovo account. Una volta che conosci le tue performance puoi valutare quante settimane sono necessarie per recuperare l’investimento effettuato. Alcuni dei nostri siti hanno funnel che storicamente raggiungono un ROI positivo dopo 60 giorni,altri dopo 30, altri ancora nel giro di qualche settimana.Dipende da quanto traffico arriva periodicamente e dalle dimensioni della nicchia. L’importante è conoscere i propri numeri :)