La pratica del reciprocal linking comincia a diffondersi nei primi anni ’90 con l’intendo di manipolare deliberatamente il posizionamento nei motori.
Oggi quella del Reciprocal Linking è una delle pratiche da evitare accuratamente per non incorrere in svalutazioni o penalizzazioni vere e proprie da parte dei motori di ricerca.
Non è il principio che sta dietro il link bulding ad essere sbagliato, quanto l’uso estremo ed innaturale che si è presto diffuso a macchia d’olio. Infatti, sorprendentemente, esistono link reciproci che contano.
Prenditi 5 minuti per scoprire quali sono in questo nuovo video tutorial sul posizionamento nei motori di ricerca.
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Io faccio il programmatore Web e sul mio sito ho una sezione portfolio dove ci sono dei link che puntano a quasi tutti siti a cui ho lavorato. Nel footer di alcuni di questi siti ho messo un link al mio sito.
In questo caso i link reciproci sono dannosi?
Ciao Mattia
Grazie per il tuo commento.
Non preoccuparti, un solo link è assolutamente innocuo.
Assicurati semplicemente che i siti cui linki siano in qualche modo correlati (argomento, nicchia etc)
Ma in futuro, se vuoi aggiungere latri link esterni e ti accorgi che il numero diventa eccessivo, cerca di preferire sempre la sidebar…in questo modo sei sicuro al 100% .
Ciao
[…] Oggi vogliamo consigliarvi la lettura di un blog molto interessante e ben curato. Si tratta di SEO Web Marketing Strategico. Il blog è curato da Cecilia Sardeo, che è anche l’autrice dei numerosi video tutorial presenti nel blog. Praticamente ogni post è corredato da un video in cui l’autrice spiega alcuni aspetti della Seo e del Web Marketing. Esempio: Link Reciproci Che Contano. […]
[…] ma molti sono stati i casi di grosse attività che si sono basate esclusivamente su pratiche di acquisto di link e reciprocal linking. Queste pratiche di per sé non sono negative… è stato l’eccesso a renderle tali. E la […]
Ipotizzando che la lista di link si trovi in dominioa.com/risorse se io faccio un bel disallow nel robots.txt con una semplice mossa mi becco un one way link dal dominiob.com e per google non è un reciprocal link perchè non ha accesso alla pagina.
Ma quanto so figo? :D
Be, ma in quel caso non è più reciprocal linking. Tanto vale linkare in una sola direzione fin da subito :)
E’ tutta la mattina che ci penso e non riuscivo a ricordarmi dove ti avevo già vista poi alla fine mi sono ricordato! Tu sei la tipa del support nel team di Vishen :D
Eggià sono un vostro cliente!
wow! Il mondo è piccolo. Ho cominciato lì, poi sono diventata SEO strategist per la società e alla fine mi sono messa in proprio :)
[…] ma molti sono stati i casi di grosse attività che si sono basate esclusivamente su pratiche di acquisto di link e reciprocal linking. Queste pratiche di per sé non sono negative… è stato l’eccesso a renderle tali. E la […]
Ciao Cecilia e salve a tutti.
sto cercando da un pò di tempo di fare prove ed esperienza con wordpress su altervista, e tento di lavorare anche sui campi annessi (seo, facebook, mail retemption, ecc.); che fatica… la curva di apprendimento è molto dura, ma vorrei tanto il prima possibile avviare qualcosa di utile e funzionale in un campo delicato, non un business; insomma, portare un contributo per certi disagi, di cui ho esperienza in prima persona, quindi provo a fare le cose da me. Ma non è facile.
Nel tuo nuovo blog hai abbandonato l’autoresponder o sbaglio? Con quale modalità è meglio raccogliere iscrizioni al proprio blog e inviare i post per e-mail? feedburner? Esistono delle guide avanzate per wordpress che chiariscono questi meccanismi? Forse ho un quadro ancora poco nitido a riguardo…Scusami, tra tutte quante le informazioni raccolte non riesco più ad orientarmi…Lo so, lo so, i blogger sono gente dura e fanno tutto da soli *|*…ci vorrebbe un tutor… :-). Grazie in ogni caso e complimenti a Cecilia per la generosità e la professionalità, nonché per il grado di fiducia che trasmette.
@ Walter. Ciao Walter,
Grazie per il tuo commento. E soprattutto, grazie per la fiducia :)
Uso l’autoresponder in collegamento al sign up form per ricevere le mie lezioni. In altre parole quando ti iscrivi sul box centrale, ricevi giornlmanete la mia sequenza di lezioni che fanno parte di quello che viene tecnicamente chiamato funnel. Le newsletter, anche se c’è spesso molta confusione in merito, sono qualcosa che mandi settimanalmente o comunque con una frequenza inferiore. Per questo puoi decidere se utilizzare un autoresponder o meno, a seconda di quanti contatti hai. Per quanto rigurarda Feedburner, è un ottimo servizio di Google per dare la possibilità ai lettori di iscriversi solo agli aggiornamenti del tuo blog via email. In questo modo il lettore riceverà una notifica ogni volta che pubblichi un nuovo articolo. Ma non necessariamente quel lettore sarà iscritto al tuo funnel o alle tue newsletter.
Spero di esserti stata utile!
A prestissimo,
Cecilia
Si grazie per l’informazione.
Carmelo C.
Salve Cecilia,
come introduzione a cosa sto facendo fai pure il copia e incolla dell’inizio del commento di Walter dell’8 Settembre :)
Ho scoperto il tuo blog da 5 minuti, e ho letto solamente questo articolo e visto il video annesso. Sono rimasto piacevolmente impressionato perchè in pochi minuti hai detto tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.
Quindi approfondirò i contenuti che offri, e nel frattempo “provo a sfruttarti” con un paio di domande precise sul tema dei links che credo interessino tutta la comunità:
1) ho dato credito a chi afferma che per aumentare la popolarità di un sito è buona norma iscriverlo a Directory Online quali ad esempio UBDaily,Fuelmyblog, Topblogging,BlogRollCenter per citarne alcune. Procedendo con l’iscrizione ho appurato che molte di loro per iscriverti richiedono un “reciprocal link”, in pratica che tu aggiunga del codice HTML sul tuo sito che presenti un link al loro sito. La domanda è: offrire un link a tali siti di Directories può penalizzare il posizionamento del proprio sito o lo si può fare senza temerne conseguenze negative?
2) per il mio blog uso la piattaforma WordPress, la quale per inserire un commento richiede di riempire 3 campi: nome e e-mail obbligatori, l’URI di un sito facoltativamente, proprio come la qui presente form. Nel caso venga inserito un URI, esso genera un link nel corpo del commento, e quindi un link di fatto a ciò che vuole chi crea il commento. La domanda è: tutto questo proliferare di link a chissà dove, può essere penalizzante per il posizionamento del proprio sito?
Grazie in anticipo.
Sono ancora io, a conferma di quanto ho scritto nella domanda 2) del post precedente, inserendo un URI il mio nome in testa al commento presenta un link al mio sito, e quindi presumo di essermi generato un link verso ciò che voglio.
Saluti.
@Valerio. Ciao :) Qui sotto trovi le mie osservazioni alle 2domande:
1. Il frequente utilizzo di directory può rivelarsi una pratica delicata. Se la directory non è configurata correttamente il link potrebbe rischiare di essere considerato un link reciproco. Ora, se un link reciproco di tanto in tanto (soprattutto tra pagine coerenti) non crea problemi, una pratica costante di questo tipo può avere conseguenze ed essere vista da google come link farm.
Controlla sempre se le directory che usi sono no follow e verifica da dove ti mandano il link. Ad esempio, se ti mandano un link da questosito.com ma ti chiedono di linkare a questaltromiosito.com, allora puoi stare tranquillo.
2. I comment sui blog (e forum) sono solitamente no follow. Il no follow indica ai motori di ricerca che un Collegamento ipertestuale non deve influenzare la classificazione della pagina web del collegamento nell’indice dei motori di ricerca stessi.
Su WordPress e molti altri CMS il no follow per i commenti è un impostazione predefinita.
Ciao Cecilia, e grazie per l’attenzione.
Attesto a te e alla comunità l’apprezzamento per le risposte che hai dato e la tua competenza, perchè ero già arrivato alle stesse conclusioni da solo ma spendendo svariate ore, e sottolineo svariate ore, su Internet cercando informazioni e incrociandole ed analizzandole per depurarle dal ciarpame fatto di inesattezze, errori, dogmi infondati, credenze, ecc. ecc.
E come ulteriore informazione per la comunità, aggiungo che tutto questo devi farlo su informazioni in lingua Inglese, perchè la quantità e qualità delle informazioni di questo tipo in lingua Italiana è ancora più bassa.
Questo in epoca A.C. (Avanti Cecilia) :)
Ti chiedo solo le ultime precisazioni sulle mie 2 domande e sulle tue risposte:
1) la tua affermazione “… Controlla sempre se le directory che usi sono no follow …”, in pratica si traduce nel verificare che nel codice HTML che vogliono che tu includa il tag “<a ….." che crea il link contenga l'attributo "rel='external nofollow'", è corretto?
2) riguardo la tua affermazione "… I comment sui blog (e forum) sono solitamente no follow …", ho voluto verificare il che lo fossero sia nel mio che nel tuo blog, ed ho visto che il tag "<a ….." che crea il link per il nome dell'utente che ha scritto il commento ha l'attributo "rel='external nofollow'". Questo è ciò che li rende no follow, giusto ?
Grazie ancora, e a presto.
@ Valerio. Risposta affermativa ad entrambe le domande :)
Ciao Cecilia,
nella home page di “www.esempio.it” vorrei inserire una piccola sezione “ultime notizie” in cui mettere in sintesi le novità più recenti (titolo+ abstract) Cliccando sul titolo si va a http://www.esempio.it/blog in cui si può leggere l’articolo per intero.
I miei dubbi sono questi
1) se il blog linka a fine di ogni articolo http://www.esempio.it, viene penalizzato http://www.esempio.it?
2)il fatto che i titoli delle notizie (rispettivamente di http://www.esempio.it e di http://www.esempio.it/blog) siano identici (e magari un abstract interamente estrapolato papale papale da un passaggio dell’articolo intero) comporta delle penalità per uno dei due, per non originalità del contenuto?
Nel caso abbia fatto due domande molto banali chiedo scusa in anticipo
In ogni caso ti ringrazio molto
Ciao Riccardo. Nell’esempio ipotetico che mi hai indicato, esempio.it e esempio.it/blog sono lo stesso sito. In termine tecnico esempio.it/blog è una subfolder. In questo caso quello che accade aggiungendo la sezione news è un incremento del linking interno al sito stesso. Funziona un po’ come in un blog: hai l’elenco di titoli e abstract in home page, ma quando clicchi vai alla pagina contenente l’articolo completo.
Grazie mille per la pronta e chiara risposta.
Ti auguro una buona giornata
Ps mi sono accorto ora che esempio.it esiste veramente…io volevo solo fare un esempio ipotetico, non c’entro nulla con quel sito.
..qualcosa non mi torna. Attualmente sono n°11 Google con la mia Keyword e il mio blog ha una pagina interamente dedicata ai siti consigliati (nessuno è a tema col mio blog che parla di smettere di fumare).
Tempo fa sono piombato in 23° posto da un giorno all’altro e per errore avevo eliminato quella pagina dei siti consigliati.
Una volta re-introdotta nuovamente la pagina, sono ritornato alla posizione 13.
Dunque finchè non vengo penalizzato perchè toglierla?
ciao, Grazie
Quando si parla di penalizzazione google è sempre un po’ equivoco, a volte penalizza per piccolezze, altre volte non penalizza affatto. Se i siti che hai lì sono un requisito per il tuo posizionamento significa che google li ritiene una buona e valida risorsa di informazione. L’importante è non eccedere e soprattutto non risultare troppo meccanici nel modo in cui linchiamo pagine tra loro.