In questi giorni è previsto l’arrivo in Italia di google Panda, l’ultimo aggiornamento da parte del gigante search engine.
Nonostante gli allarmismi stiano dilagando a ruota libera, l’update non è certo qualcosa di nuovo o inaspettato.
Da quando è nato, google ha sempre lottato per migliorare l’esperienza degli utenti alla ricerca di informazioni online, lanciando diversi aggiornamenti volti a tagliare le gambe ai manipolatori accaniti del sistema, principali responsabili di una SERP scadente, innaturale e di scarso valore.
Con una cadenza non prevedibile ma abbastanza regolare (l’ultimo aggiornamento di Google Caffeine risale a circa 18 mesi fa), google propone un aggiornamento dell’algoritmo volto a mantenere la SERP una risorsa di informazioni rilevante alle ricerche degli utenti.
Come lo stesso Matt Cutts afferma in un’intervista ufficiale, per fare questo Google rivela ben pochi dettagli sui cambiamenti che si verificano periodicamente nell’algoritmo, così da risultare meno vulnerabile.
Qual’è l’obiettivo di Google?
Letteralmente tratto dal Blog ufficiale di Google: ‘Il nostro obiettivo è semplice: dare agli utenti le risposte più valide e rilevanti alle loro query’.
Uno degli ultimi (precedenti) aggiornamenti di Google si è focalizzato sulla mole di contenuti proposti e sulla frequenza di aggiornamento degli stessi. La qualità dei suddetti contenuti, svolgeva un ruolo relativamente importante nei risultati emergenti sulla SERP.
Questo ha provocato l’emergere sempre più crescente di siti mediocri, costruiti solo ed esclusivamente sulla logica della quantità di contenuto, spesso preso a prestito da altri siti.
Così che sempre più frequente è divenuta la presenza di articoli uguali su siti diversi. Una situazione che, portata alle estreme conseguenze, ha dato presto vita al diffondersi di vere e proprie content farm, siti web riempiti interamente di contenuto duplicato trasformati in vere e proprie fonti di guadagno ‘improprio’ tramite un utilizzo di annunci Adsense privo di controllo.
Il diffondersi di questo fenomeno ha messo a dura prova la qualità dei risultati nella SERP.
Da qui la decisione da parte del gigante di reagire a tanto squallore.
Benvenuto Google Panda!
La reazione a tali tattiche ha portato alla nascita dell’aggiornamento Panda.
Nella sua diffusione finora avvenuta nel mondo cibernauta di lingua inglese (USA e UK) molto scalpore ha destato l’effetto dell’aggiornamento panda su alcuni siti di article marketing piuttosto rinomati e consolidati (es. Suite101.com ha perso un buon 94% del proprio traffico organico mentre Ezine Article un netto 90%).
Nessun dubbio dunque che tra i primi ad essere nettamente penalizzati siano stati siti costruiti INTERAMENTE sulla pubblicazione di contenuti duplicati.
Ciò non significa che tutti i siti contenenti del contenuto duplicato in minima percentuale. saranno affetti dall’update, ma se l’intero sito si fonda su contenuto duplicato da altri siti, allora è il caso di correre ai ripari.
Dopo un pubblico annuncio forte e chiaro sull’attivazione dell’aggiornamento negli Stati Uniti a febbraio, Google ha promesso di tenerci aggiornati sulla diffusione dell’update in tutto il resto del mondo.
In Italia c’è da aspettarsi il suo arrivo proprio in questi giorni.
Come prepararsi all’arrivo di Google Panda?
Mentre l’aggiornamento Panda si avvicina ai risultati italiani, ecco che cosa puoi fare per prepararti.
Prima una nota importante
Se il tuo è un sito trasparente e legittimo, dove non hai tentato trucchi impropri per aumentarne la visibilità o accrescere i volumi di contenuti, non c’è ragione di preoccuparsi.
Come già ricordato, Google Panda mira a colpire i manipolatori spudorati e accaniti del sistema. L’obiettivo resta quello di eliminare tutto ciò che mina la qualità dei risultati della SERP.
Detto questo, ecco alcune cose sui cui è utile essere formati in ogni caso per assicurarti di essere completamente al sicuro.
Pratiche consigliate
- Controlla la sezione diagnostica sul tuo Google Webmaster Tool e verifica se ci sono problemi rilevanti. Rimuovi tutte le pagine che presentano errori di crawl, o in alternativa bloccane l’indicizzazione mediante il tuo robots.txt file. Se usi WordPress puoi facilmente eseguire questa operazione in maniera tale che google non vada ad esplorare pagine meno rilevanti del tuo sito. Ecco un esempio di pagina che è stata bloccata su WordPress in vista dell’aggiornamento Panda.
- Integra attivamente il tuo sito con i Social Media. Sembra ormai ufficialmente confermato da Matt Cutts in una recente intervista che i social media stiano assumendo un ruolo sempre più significativo per aiutare google a determinare il valore di un sito. Il che significa che è il caso di cominciare ad utilizzare attivamente Facebook share, ReTweet, Youtube e altre piattaforme di social network.
- Evita di pubblicare contenuto duplicato. Se hai qualche caso di contenuto duplicato qui e lì, non preoccuparti. Se il tuo sito ha già una mole considerevole di contenuto duplicato invece e questo supera di gran lunga quello originale, provvedi a bloccare le pagine incriminate.
- Riduci la mole di annunci Adsense se ne hai molti. Il suggerimento migliore resta sempre quello di testare. Comincia con una singola fascia di annunci per pagina e gradualmente aumenta le fasce di annunci così da verificare quale numero è ottimale per salvaguardarti da eventuali penalizzazioni. Non solo, ma se stai usando diverse tipologie di advertising (Adsense, Banner ecc) limitati ad una tipologia soltanto e mantienila in modo costante.
- Cerca di ridurre il tempo di caricamento del tuo sito.
- Pensa ad un possibile restyling del tuo sito se sei consapevole di non aver dato sufficiente importanza all’aspetto estetico del tuo portale.
- Quando crei nuovi contenuto per il tuo sito, segui le regole indicate in un recentissimo articolo di Amit Singhal sul Google Webmaster Central blog, intitolato ‘che cosa conta agli occhi di google per ritenere il contenuto di un sito, un contenuto di alta qualità’- (Ti avviso: la lista è davvero lunga).
- Assicurati che i tuoi clienti abbiano un modo per contattare un supporto reale Aumenta il numero di backlink di qualità al tuo sito. Non acquistarli – Per Nessuna Ragione!
- Ascolta e presta attenzione ai tuoi visitatori. Google guarderà anche al tasso di rimbalzo del tuo sito e al tempo medio speso dagli utenti. Concorderai quindi che attirare un discreto volume di traffico per farlo rimbalzare via con una navigazione poco intuitiva e una scarsa attenzione all’utente è un po’ come scavarsi la fossa da soli.
Pratiche sconsigliate
- Scarsa quantità di contenuto originale sul sito.
- Una percentuale molto alta di pagine con presenza scarsa o nulla di contenuto originale.
- Un elevato numero di annunci sponsorizzati non rilevanti (ossia che non corrispondono alla search query per cui la pagina si posiziona sulla SERP), specialmente nella parte alta della pagina.
- Un contenuto proposto nella pagina e il title page non rispecchiano esattamente i termini di ricerca utilizzati su Google per trovarla.
- Ottimizzazione innaturale di una pagina (ripetizione senza freno della stessa keywords nel testo).
- Alto tasso di rimbalzo sulla pagina.
- Scarso traffico al sito.
- Bassa percentuale di visitatori ripetuti.
- Basso clickthrough rate dal risultato nella google search.
- Alta percentuale di contenuto uguale in ogni pagina.
- Basso o nullo numero di validi inbound links ad una pagina.
- Nessuna integrazione con i siti di social media.
Altra nota importante!
Se questi fattori saranno importanti agli occhi di google panda, difficilmente lo saranno singolarmente.
Fattori molteplici saranno presi in considerazione per ricevere punti panda (qui i punti non sono un valore aggiunto).
I punti panda si accumuleranno. Supera il limite consentito (la così detta Linea Panda) e tutte le pagine del tuo sito saranno coinvolte.
Che ne pensi. Hai la coscienza a posto? Allora mettiti il cuore in pace e smetti di preoccuparti.
Sai di aver commesso qualche errore? La buona notizia è che sei ancora in tempo per rimediare!
Per non sbagliare, tieni sempre a mente questa formula:
Contenuto di qualità = più FB Share/Tweets/commenti = più traffico = Google Love.
E ricorda, il motto è semplice: prenditi cura di Google e Google si prenderà cura di te :)
P.S. Che fare se il tuo sito cade vittima dell’attacco panda?
Anche se malauguratamente il tuo sito dovesse cadere nelle grinfie del Panda Update, ecco che cosa Google stesso suggerisce:
‘Se pensi di essere stato colpito da questo update, assicurati di rivalutare il contenuto complessivo del tuo sito e cerca di fare del tuo meglio per miglirorarne la qualità generale dei contenuti. Rimuovere pagina di scarsa qualità e trasferirle ad un nuovo dominio, potrebbe aiutarti a far si che il tuo contenuto più valido possa migliorare il proprio ranking’.
Aggiungiamo a questo spunto, qualche ulteriore suggerimento pratico:
- Individua le pagine che sono state colpite maggiormente
- Seleziona le differenze tra le pagine colpite e quelle immuni. Per fare questo crea una lista contenente i diversi tipi di pagine del tuo sito: forum, articoli di qualità, articoli di scarso valore, descrizioni prodotti, blog post ecc.
- Quindi, organizza le tipologie di pagine in colonne e per ciascuna colonna inserisci le varie caratteristiche. Ad es. molti annunci sponsorizzati, poco testo scritto, qualche contenuto duplicato, nessun contenuto duplicato ecc.
- Verifica quanto del tuo sito è composto da pagine di scarso valore e cerca di migliorarle.
- Se la quantità di contenuto duplicato o pagine vuote supera la quantità di contenuto originale e pagine ricche di testo, rimuovi le prime (utilizzando un redirect 301) o bloccale dall’indicizzazione con un file robots.txt
- Modifica pagine iper ottimizzate
- Apporta qualunque miglioramento che possa rendere il tuo sito più user friendly
- Promuovi i tuoi articoli su facebook e twitter il più spesso possibile
- Apporta tutte le modifiche necessarie al più presto, così da accrescere le possibilità di scrollarti di dosso la penalizzazione più velocemente.
Google va nella direzione di essere sempre meno “meccanico” nelle sue valutazioni.
Al di là delle considerazioni tecniche specifiche di dettaglio, tutto ciò dovrebbe spingere nella direzione di generare siti che abbiano un valore reale per l’utente, piuttosto che agglomerati di contenuti e tecniche utili a generare traffico.
Grazie per tutte le informazioni di valore che ci offri costantemente. Ho visto che c’era un corso che girava in rete qualche giorno fa su google panda, ma come al solito sei arrivata tu con un articolo gratuito e completo. Grazie !
penso che per molti webmaster l’impatto sarà duro ma Google ci ha abituati a scrivere in un certo modo e tutti si sono adeguati…ora bisognerà adeguarsi di nuovo.
Buona giornata a tutti
P.s. Il tuo articolo è citato come autorevole ed utile risorsa qui: http://www.ebgraf.com/risorse-gratis/136-google-panda-update.html – nel breve trafiletto sul webmaster-blog di EBGraf
@Emiliano. Grazie :)
Io penso che questo aggiornamento sia dovuto a chi si fa il mazzo ogni giorno per creare contenuto di qualità e rilevante per l’utente della propria nicchia.
Ci vedono ancora troppi siti in prima pagina e spesso per keyword con tantissime visite..
Cmq grazie di tutti questi consigli..
A presto
Ciao Cecilia, posso chiederti se questo aggiornamento colpirà il mio portale (Vero Geek . com)? Si tratta di un aggregatore di feed rss a tema, quindi non ha alcun contenuto originale perchè non scrivo articoli, ma ne riporto solo un breve estratto e con il link all’articolo originale sul blog che lo ha effettivamente scritto. 3 box adsense in homepgae e 2 in ognuna della altre pagine, nessuna altra forma di pubblicità. Ho una pagina fan su FB con 6500 iscritti dalla quale linko il sito con almeno un articolo al giorno… può essere definito una content farm e quindi rischia il crollo?
Grazie dell’aiuto, ciao.
Gab
@Gab. Difficile dare una risposta certa. Il fatto di avere un estratto esattamente identico all’inizio di ogni articolo originale, può essere rischioso.
Alcuni aggregatori sono stati penalizzati, ma non si può fare di tutta l’erba un fascio.Huffingtonpost.com/ ad esempio ha soltanto guadagnato posizioni, nonostante anch’esso riporti articoli già pubblicati altrove. Presumibilmente l’alta integrazione con i social media e l’aspetto di news site sono stati considerato un valore aggiunto.
Quello che puoi fare per salvaguardarti d’ora in poi è inserire una tua personale introduzione ad ogni articolo, evitando di ripetere la stessa porzione di testo. In questo modo non avrai contenuto duplicato ma il tuo sito continuerà a svolgere la stessa funzione di sempre :)
Penso che questo aumenterà la qualità della rete e la produttività di chi ne fa uso e che ci si possa concentrare di più sui contenuti proposti anziche andare alla ricerca di sotterfugi per scalare i motori di ricerca.
Era finalmente l’ora che Google agggiornasse il suo algoritmo. Penso che sia indispensabile dare agli utenti risposte certe e similari alle proprie ricerche sul motore. Social links e article marketing aiuterenno a migliorare il posizionamento per quelle keys a cui si vuol dare maggiore rilavanza.
Cara Cecilia,
un articolo veramente illuminante, grazie per i tuoi sempre più preziosi contributi.
Devo ammettere che Google in tal senso è da comprendere, è giusto che vengano valutato quei siti che forniscono contenuti originali e non scopiazzati tanto per avere pagine web.
Se proviamo a metterci dalla parte dell’utente è bello che quando facciamo una ricerca troviamo risultati validi e non solo contenuti sempre uguali.
Anche se a volte, lo dico per esperienza personale, parlando di Adwrds bocciano delle Squeeze che a mio modesto avviso sono di qualità.
Alla prossima
Alla grande sempre
Marco
@ Marco. Ciao! Concordo pienamente. ‘Prenditi cura di Google e Google si prenderà cura di te’. Quanto ad Adwords Google è molto severo nella valutazione delle promesse che vengono proposte nel testo e al design della pagina. Certo quando si parla di milioni di pagine , è inevitabile che finiscano nel cestino anche copie valide, ma questo è anche l’aspetto più stimolante del web marketing. Le sfide non mancano mai…
Ciao Cecilia! Innanzitutto complimenti e una domanda: Due siti dello stesso proprietario, ma con domini e piattaforme (drupal e WordPress) che hanno lo stesso testo risultano quindi penalizzati? In sostanza c’è un sistema per “dichiarare in modo trasparente” a Google che hai un altro sito che riprende gli articioli del tuo blog principale e cosi non penalizzarti?
Ciao, e complimenti ancora per la Billico conference, è stata una bella iniziativa :-))
@Jody. Ciao! Situazione delicata. Il rischio di essere penalizzato c’è. Il problema non è di chi è il sito, ma la presenza di uno stesso contenuto pubblicato in due posti diversi. Ciò che puoi fare per ora è aspettare che l’update abbia inizio per verificare (nel caso sfortunato tu venga colpito) quale tra i due domini viene eventualmente coinvolto. A quel punto, se non c’è una ragione indispensabile dietro al fatto di avere 2 domini con lo stesso contenuto, un suggerimento può essere quello di creare un redirect 301 al sito rimasto immune. Si tratta solo di un’ ipotesi naturalmente, per qualunque tipo di certezza occorrerà aspettare ancora un po’.
Accurata, tempestiva e chiara, come sempre!
grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Ciao Cecilia io invece stò proprio ora lavorando ad un aggregatore di nicchia molto utile…..
Siccome il sito è costituito oltre che da l’aggregatore anche da un blog l’idea era quello di mettere l’aggregatore in una cartella e successivamente mettere un file robots per dire allo spiderino di non andare nel contenuto duplicato.
Su questa idea però ho anche i miei dubbi, nel senso che ricordavo di avere letto, che se il contenuto presente nella cartella “protetta” con il file robots lo vado a “promozionare” nei social , lo spiderino tenderà a passare e a inidcizzarlo con la relativa penalizzazione.(però non ne sono sicuro…)
Ti volevo quindi chiedere se mi daresti un pò di linee guidee per fare funzionare l’aggregatore e renderlo,per quanto possibile , al massimo in linea con Google Panda….
Infine in relazione al tuo corso Seo cosa varia ?
Ciao e grazie per la tua enorme disponibilità
Grazie!!!
@Gianluca. Se hai impostato correttamente il robot txt file, anche se la pagina viene menzionata nei social media, i motori di ricerca non dovrebbero vedere il file come contenuto duplicato. Ricorda però che la pagina che viene bloccata dal crwaling avrà comunque scarse probabilità di posizionarsi. Il mio suggerimento è quello di aggiungere nell’aggregatore una breve introduzione originale ad ogni articolo riportato. Certo richiede un lavoro costante ma nel lungo termine ti consente di bilanciare la presenza di contenuto duplicato con quella di contenuto originale. Quanto al corso, è pronto per Google Panda. La strategia resta valida al 100%. I fattori a cui è importante prestare attenzione sono indicati nel dettaglio in una nota aggiornamento che trovi nella tua area riservata al tutorial n 3.
Salve a tutti,
credo che Google abbia il solito obiettivo: rispondere al meglio alle richieste dell’utente, ma al tempo stesso penalizzare tutti quei siti che si dimostrano statici, che non si aggiornano e che non puntano a migliorare i loro contenuti.
Dopotutto è lo stesso obiettivo chi deve avere chi gestisce una attività online, perciò niente paura, l’impegno paga sempre.
Sei d’accordo Cecilia?
@Matteo. Assolutamente!
sempre precisa ed esauriente…. grazie CECILIA
Rispetto tutti i punti di vista ma raccomando di non prendere questi aggiornamenti Google alla leggera (parlo per esperienza personale).
Con questi aggiornamenti Google spinge i siti web ad evolvere verso la direzione del sito-blog integrato con i social media e con contenuto originale. Chi fa solo questo non ha nulla da temere, e buon per lui.
Purtroppo ci sono anche altre tipologie di siti come i siti puramente istituzionali. Provate a dire a un piccolo produttore di tubi di plastica che per essere trovato su web deve mettersi a pubblicare news tutte le settimane e interagire su Facebook, e vedete che faccia vi fa.
Poi ci sono gli aggregatori di news, servizi utili che riutilizzano contenuti esistenti, messi in ginocchio dal Panda.
Poi ci sono i siti di price comparison che per loro natura non inventano nulla di nuovo ma consentono all’utente di confrontare più offerte già presenti su altri siti (copia quindi lecita).
Su queste tipologie di siti Google Panda ha già fatto disastri e mandato in rovina piccole e medie aziende in america, senza tuttavia risolvere al 100% il problema del contenuto copiato. vedete il blog scoop.it o cliccate il link sul mio nome se volete documentarvi.
Non esiste algoritmo al modo capace di valutare l’originalità e la qualità di un sito con certezza assoluta e vi garantisco che vedersi tagliati fuori dai risultati a torto e/o senza un minimo indizio su cosa ha indispettito il Panda non è simpatico.
Infine una domanda: il tasso di rimbalzo Google lo può solo rilevare dai dati di Analytics… che succede se uso un altro sistema di tracciamento visite, vengo escluso o sono immune?
@Criss.Concordo! Panda non va e non può essere preso alla leggera. Il numero di siti colpiti finora parla fin troppo chiaro.
Altrettanto vero però è che nel periodo post panda sarà sempre più la user experience ad avere la priorità agli occhi di google. Anche un sito che vende tubi idraulici può essere strutturato in modo tale da fornire un’esperienza di valore all’utente, dove per esperienza di valore non si intende soltanto un prodotto o servizio adeguato, quanto una facilità di navigazione, una chiarezza nell’esposizione, una struttura intuitiva, un’adeguato livello di traffico ecc.
I parametri che determinano i punti panda sono diversi e cumulativi. Il contenuto è soltanto uno di questi. Naturalmente per siti che non usano analytics, i parametri relativi a tasso di rimbalzo e tempo di permanenza sul sito non potranno essere presi in considerazione.
Ciao Cecilia, è la prima volta che finisco sul tuo sito ma sono impressionato da questo post. Ti ho messa tra i miei siti da seguire assolutamente! Adesso spero che google si prenda cura di me :-) Complimenti ancora. Ciao
Grazie!
Come al solito è sempre utile e direi necessario rimanere in contatto con te Cecilia tramite la newslatter:)!Grazie!Importantissima è questa tua ultima soffiata!Mi chiedo come fai ad essere sempre così aggiornata:)…mangi Seo a colazione, pranzo e cena!Scherzo!Well Done!
Ciao Cecila,
Innanzitutto un grande complimento per l’articolo. Volevo domandarti se questo nuovo algoritmo di Google comporta qualche drastico cambiamento alla tua Guida SEO o solo in maniera sensibile.
Un saluto!
Ciao Mauro,
Ogni volta che google cambia l’algoritmo, quello che cambia è la pelle ma la sostanza resta invariata. Quando parlo di sostanza mi riferisco in particolare a 3 fattori:
1. Contenuto di qualità
2. Backlink di valore
3. Integrazione con i social media
Gi aggiornamenti dell’algoritmo sono volti a colpire esclusivamente i manipolatori del sistema. Certo il rischio che google faccia di tutta l’erba un fascio, coinvolgendo anche siti ‘innocenti’ esiste e i numeri parlano da soli.
Ma se ci si mantiene informati, se le basi del proprio sito sono configurate correttamente e non vengono forzati i pilastri del sistema, allora hai già un’ottima corazza protettiva.
Non esistono strategie specifiche per combattere gli aggiornamenti di google.
Questo perchè nessuno può evitare di essere scannerizzato dal motore di ricerca più grande del mondo.
Ma esistono delle pratiche fondamentali da seguire per assicurarsi di non diventare vittima di questo tipo di aggiornamenti.
Le componenti invariabili e valide sempre che ho nominato poco fa.
Quanto a SEO Formula Vincente? E’ pronto per Google Panda :D
Grazie mille per l’informazione e la tua disponibilità! :)
Finalmente un aggiornamento che cercherà di eliminare i siti che copiano i contenuti con i feed. Finalmente, si spera, chiunque potrà realizzare il proprio sito in base alla qualità dei contenuti e non solo alla bravura nella programmazione di codici e script che inseriscono contenuti in automatico!
Sembra che si stia cercando di umanizzare la rete :)
Ciao Cecilia,
Si sà qualcosa su quando arrivera Google Panda in Italia ?
Saluti.
@Luca. Secondo le previsioni l’update dovrebbe arrivare in Italia tra fine maggio e i primi di giugno. Ma come è già accaduto negli Stati Uniti, non sarebbe strano se la notizia venisse ufficializzata a conti ormai fatti. Se pensi di poter essere conivolto tieni sotto controllo i volumi di traffico sul tuo Analytics per verificare improvvise cadute di traffico apparentemente inspiegabili. E per la conferma ufficiale, non resta che aspettare.
Ok grazie Cecilia
Ciao, aspetto con ansia il panda Update di Google, per due ragioni.
La prima è prattamente da utente perchè sinceramente mi sono stancato di continuare a trovare nella SERP siti assolutamente inutili, che ripetono sè stessi e altri siti (sopratutto blog).
La seconda ragione è prettamenente professionale visto che mi occupo anche di SEO e sono pronto con alcuni test da eseguire per verificare la validità delle nuove modifiche Google.
Spero solo che tutto questo polverone valga a qualcosa e ci siano realmente dei benefici reali nella SERP, sia a livelli alti (siti famosi) ma anche a livelli “bassi” (siti a target regionale o addirittura provinciale).
Non vedo l’ora.
Speriamo
Ciao a tutti
Ma…per il momento il mio blog mantiene le stesse scarse posizioni :D Spero in qualche salto di posizione visto che la maggior parte del mio contenuto è originale :)
Utilizziamo yahoo e bing, poi ne riparliamo.
Pare che i primi effetti dell’aggiornamento si stiano facendo sentire… il mio sito sta ricevendo un numero considerevole (in percentuale) di nuove visite. Forse il Panda update ha colpito i siti che stavano prima del mio. Chissà!
D.
Sono certo che Google Panda faccia il suo dovere di upgrade.