Ti sei mai chiesto se tutti quei link che arrivano dagli share e i retweet dei tuoi articoli aiutano il posizionamento del tuo sito nei motori di ricerca?

Nessuno ne era sicuro fino a qualche tempo fa, visto il nofollow applicato ai link provenienti dai più grossi social media, che impedivano loro di essere contati come voti ulteriori da parte dei motori di ricerca.

Questo nonostante i link provenienti dai social media abbiano sempre svolto un ruolo determinante nell’attirare nuovi lettori e accrescere la visibilità dei contenuti web.

Ma lo scorso Dicembre, Google ha confermato che le regole del gioco sono cambiate … un pochino.

Che cosa significa questo per il posizionamento del tuo sito e del suo contenuto?

Vediamolo insieme.

Nel maggio 2010, Matt Cutts ha annunciato che Google non utilizzava i link dei social media come segnale. Poi a Dicembre 2010 ha annunciato con la stessa fermezza e decisione che: hanno cambiato idea.

Si, posso confermare: utilizziamo i link di Twitter e Facebook nel ranking, ma ora cerchiamo anche di comprendere la reputazione di quell’account di Twitter o Facebook […] Utilizziamo dunque questi dati in modo piuttosto “leggero” per ora, e in futuro potremmo decidere di utilizzarli più pesantemente a dipendenza di quanto saranno utili. Non vorrei che le persone pensassero: “Bene! Iniziamo con i “follow reciproci”, otteniamo un sacco di follower, che equivale ad ottenere un sacco di link”. Allo stesso modo di come il PageRank non dipende solo dal numero dei link, ma dalla qualità dei link, devi pensare quale significato ha il follower a livello di qualità (e di conseguenza quale significato ha un bot, o un software che crea follower)”.

Ciò che questo significa è che Google ha deciso che i social media sono un valido strumento per separare chi davvero contribuisce ad accrescere il valore al web da inutili spammer che andrebbero relegati oltre la decima pagina della SERP.

Non dimenticare infatti che la prima regola del SEO è un po’ l’equivalente della prima regola di SEO Web marketing Strategico – non mandare MAI i tuoi lettori a contenuto di scarso valore.


I SEGNALI

Google utilizza circa 200 segnali (o dati) per capire se una pagina web è degna di attenzione o al contrario del tutto inutile. Per il momento i link da Twitter e FaceBook sono ancora depositarie di un segnale piuttosto debole. Ciò significa che il peso maggiore sarà dato ai segnali più tradizionali – numero dei backlink, autorevolezza delle pagine che linkano al tuo sito, il tipo di ancor text da questi utilizzato, le parole chiave della tua pagina e la quantità dei tuoi contenuti ottimizzati.

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Resta comunque un dato di fatto: i link che arrivano dai social media rappresentano ORA un segnale che – per quanto debole – i motori di ricerca stanno considerando.

E se si rivela un dato attendibile per garantire che pagine di maggior qualità arrivino in cima alla SERP, allora non c’è dubbio che il peso di questo segnale diventerà sempre più considerevole.


L’AUTOREVOLEZZA CONTA

Google e Bing hanno confermato che considerano l’authority degli utenti che condividono i tuoi link su Twitter. Se qualcuno che si comporta a tutti gli effetti come un utente reale e attivo condivide un link al tuo sito su Twitter, quel link conta più che se provenisse da un newbie o da un bot.

Il che ha perfettamente senso – un po’ come nel link building tradizionale, dove un link proveniente da un un sito più autorevole e ad alto PR conta più che quello proveniente da un sito appena nato.

Significa forse che da oggi in poi comincia la gara a chi ha più amici o followers su FB e Twitter? Non esattamente!

Significa semplicemente che il tuo obiettivo deve continuare ad essere quello di scrivere e condividere contenuto di qualità che spicchi e si distingua facilmente.

Per la natura stessa dei social media, i contenuti di valore sono sempre quelli che arrivano in cima…sempre!

Forse non hai 100.000 followers – bè io ad oggi ne ho poco più di 300 – ma è il tuo rapporto con quei followers a fare la differenza. Senza contare che tra i tuoi 100 followers ci sarà sicuramente un pesce grosso, uno di quelli autorevoli che può davvero dare una spinta alla visibilità del tuo contenuto.

Ma solo se il tuo contenuto è davvero valido può riuscire ad attirare la sua attenzione. Perciò quando pubblichi qualcosa fallo sempre al massimo delle tue possibilità, Sempre!


CHE COSA DOVRESTI FARE DI DIVERSO?

La cosa peggiore che potresti fare è cominciare ad utilizzare software e meccanismi manipolatori per gonfiare artificialmente il numero dei tuoi followers o fan. Ancora una volta; non è la quantità ma la qualità che conta. La quantità verrà da sé, naturalmente, ma solo e soltanto se invece di concentrarti in trucchi da quattro soldi focalizzerai la tua attenzione sulla creazione e pubblicazione di contenuto di valore.

Allo stesso modo, se – visto l’incerto o poco rilevante ruolo dei social media in termini di SEO – tu li avessi del tutto abbandonati per focalizzarti esclusivamente sui canali tradizionali per migliorare il posizionamento sui motori di di ricerca, forse è il caso che tu ti ferma a rivalutare le tue priorità.

Non soltanto perché i social media sembrano destinati ad assumere un ruolo sempre più determinante tra i segnali di valutazione degli spider, ma soprattutto per tutti i benefici che indirettamente ti consentono di ottenere in termini di qualità del traffico e conversioni.

SEO e Social Media in realtà non sono mai stati separati, benché in molti li considerino come appartenenti a 2 compartimenti stagni. Soprattutto oggi, si stanno intrecciando in relazioni sempre più interessanti … e tutto fa pensare che diventeranno sempre più strette.


E SE GOOGLE DOMANI CAMBIA IDEA?

Questa è una domanda da tenere sempre presente quando organizzi la tua strategia SEO. Usare Twitter e Facebook solo ed esclusivamente per generare link per il SEO, è una giocata a breve termine che molto probabilmente non vale la pena nemmeno di cominciare. Ma usare Twitter e Facebook per:

  • generare links e anche…
  • aumentare la visibilità dei tuoi articoli e anche..
  • sviluppare rapporti con altri appassionati o esperti della tua stessa nicchia
    che ti aiuteranno con link organici tradizionali e…
  • instaurare un rapporto duraturo con i tuoi lettori e clienti e…
  • accrescere la tua credibilità e…
  • trasformare connessioni online in vere e proprie offline partnership e ancora…
  • conoscere la tua audience imparando a coglierne bisogni e necessità…

…bè…questo è decisamente una partita che vale la pena giocare fino in fondo, in quanto garantirà basi solide al tuo business e al tuo futuro!

Idee, feedback o domande? Lasciami un commento qui sotto e discutiamone insieme :)