C’era una volta, qualcosa chiamato SEO copywriting.
Si riteneva che questi copywriter, grazie a magiche capacita di scrittura, riuscissero ad inserire le giuste keyword al posto giusto e nella giusta quantità e riuscissero, attraverso questo mix miracoloso, ad ottenere top ranking per i propri siti web.
Questo era tutto ciò che serviva … o almeno questo è quello che era (ed è tuttora) pubblicizzato.
Non c’è dubbio che le parole chiave siano ancora importanti, soprattutto nei title-tags.
Ma come SEO pro Rand Fishkin vi confermerà, “fattori come densità di parole chiave sono del tutto inutili, anche se la frequenza generale può aiutare il ranking.”
Ecco il punto … la maggior parte di ciò che determina il ranking di una pagina è dovuto a ciò che accade fuori dalla pagina, sotto forma di link da altri siti (external link). Ottenere questi link naturalmente è diventata la parte più difficile della strategia di ottimizzazione (SEO), ed è per questo che il 2006 ha visto l’emergere sempre più incalzante del Social Media Marketing, come mezzo per attrarre i link attraverso contenuti interessanti.
È per questo che un vero copywriter SEO è semplicemente uno scrittore che ha la capacita di comprendere i desideri della propria audience e rispondere alle sue esigenze. E per raggiungere i link desiderati, queste esigenze e desideri devono essere definite e soddisfatte ben prima di apparire nei motori di ricerca.
Le stesse forze emotive che ci spingono a comprare infatti ci fanno linkare, utilizzare il bookmarking, e il retweeting.
Chiedetevi prima di tutto che cosa crea valore per i vostri utenti!
Naturalmente ci sono molti altri componenti critici che possono fare la differenza quando si cerca di passare dalla settima alla prima pagina di google. Ma ricordatevi che mettere a punto la pagina per un buon posizionamento, prima di aver accertato che il contenuto è interessante per le persone è un po’ come indossare il vostro vestito migliore per rimanere a casa da soli a guardare Desperate Housewives :)
Questo post è il primo di una serie in cinque parti, che espone passo-passo la strategia di successo per ottenere il ranking desiderato sui motori di ricerca. E poiché ogni fase del processo parte da un punto di vista del valore per l’utente…beh… dovrebbe permettervi di ottenere traffico anche se i motori di ricerca dovessero scomparire domani :)
Ciao Cecilia,
come sempre mi permetti tramite il tuo blog di aggiungere nuova conoscenza alla mia formazione.
E di questo voglio nuovamente ringraziarti.
Saresti cosi gentile da spiegarmi cosa intendi con i termini “bookmarking e il retweeting”?
In attesa di rileggerti, buona giornata.
Ciao Silvano. Certo! I siti di social bookmarking consentono di archiviare, classificare, valutare, commentare e cercare link o blog di qualsiasi sito web. Sotto ad ogni mio articolo troverai delle piccole icone che se ci passi sopra con il mouse si ingrandiscono. La maggior parte di queste indirizzano a siti di social bookmarking e ti consentono di salvare l’articolo di interesse per poi tornarci in un secondo momento, o semplicemente per condividerlo con altri. Non appena un articolo è stato inserito in uno di questi portali infatti, altri utenti lo possono leggere e aggiungere altri link o commenti. In questo modo, è possibile trovare contenuti grazie alla comunità di utenti di un social bookmarking, anche senza ricorrere a un motore di ricerca.
Un retweet” invece consiste nel ripetere, citare, riscrivere un altro Tweet. Si tratta di un ottima pratica per promuovere altri blogger o siti di interesse ai tuoi followers. Per adottare la pratica del retweeting è necessario che tu abbia un account su twitter, che puoi crearti gratuitamente e in pochi minuti su twitter.com A questo punto, quando vedrai i messaggi dei tuoi followers (come sono chiamati gli amici su questo social media) troverai anche un’iconcina chiamata ‘retweet’ che ti consente di effettuare un re tweet – in altre parole di condividere nuovamente quello che essi già hanno condiviso sul loro profilo.
Oltre ai re tweed esistono poi i semplici tweet. Ossia condivisione su twitter di informazioni che trovi non necessariamente su twitter stesso, ma su altri portali del web. Supponiamo che tu ti trova su un blog che ti piace e voglia condividere le informazioni che hai letto con i tuoi followers. Puoi farlo direttamente dal blog in cui ti trovi, cliccando sull’icona che vedi in alto e in basso a destra di ogni mio articolo – accanto a quella di facebook :)
A prestissimo,
C.